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Hitachi PMML0524 Instruction Manual page 21

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Manuale di sicurezza aggiuntivo per climatizzatore e pompa di calore con refrigerante R32
in conformità con la norma IEC 60335-2-40:2018
3. Riparazione dei componenti sigillati
• Se durante la manutenzione è indispensabile disporre di
alimentazione elettrica, eseguire un rilevamento continuo
delle perdite nei punti più critici per individuare situazioni
potenzialmente pericolose.
• Prestare particolare attenzione a quanto segue per assicurarsi che,
a seguito dell'intervento sui componenti elettrici, la custodia non
venga alterata in modo da compromettere il livello di protezione,
ad esempio a causa di danni ai cavi, numero eccessivo di
collegamenti, morsetti che non rispettano le specifiche originali,
danni alle sigillature, installazione errata dei premistoppa ecc.
• Accertarsi che l'apparecchio sia montato saldamente.
• Assicurarsi che le sigillature o i materiali di sigillatura non siano
degradati in modo tale da non proteggere più dall'ingresso di
atmosfere infiammabili.
• Le parti di ricambio devono essere conformi alle specifiche del
produttore.
NOTA: l'uso di sigillanti al silicone può inibire l'efficacia di alcuni
tipi di apparecchiature di rilevamento delle perdite.
I componenti a sicurezza intrinseca non devono essere
isolati prima di eseguire interventi su di essi.
4. Riparazione di componenti a sicurezza intrinseca
• Non applicare al circuito carichi induttivi o di capacità permanenti
senza verificare che questi ultimi non superino la tensione e la
corrente consentita per l'apparecchio in uso.
• I componenti a sicurezza intrinseca sono gli unici tipi di
componenti sotto tensione sui quali è possibile eseguire
interventi in presenza di atmosfera infiammabile.
• L'apparecchio di prova deve essere al valore corretto.
• Sostituire i componenti solo con ricambi specificati dal
produttore.
• Componenti differenti in caso di perdita possono causare
l'ignizione del refrigerante nell'atmosfera.
5. Cablaggio
• Verificare che il cablaggio non sia soggetto a usura, corrosione,
pressione eccessiva, vibrazione, bordi taglienti o a qualsiasi altro
effetto ambientale avverso.
• La verifica deve inoltre tenere in considerazione gli effetti
dell'invecchiamento o della vibrazione continua generata da fonti
quali compressori o ventole.
6. Rilevamento di refrigeranti infiammabili
• In nessun caso possono essere utilizzate potenziali fonti di
ignizione per la ricerca o il rilevamento delle perdite di refrigerante.
• Non utilizzare una torcia ad alogenuri (o qualsiasi altro rivelatore
che utilizzi una fiamma libera).
7. Metodi di rilevamento delle perdite
• I rivelatori elettronici di perdite devono essere utilizzati per
rilevare refrigeranti infiammabili, ma la sensibilità potrebbe non
essere sufficiente o potrebbe essere necessaria una nuova
taratura (l'apparecchiatura di rilevamento deve essere calibrata
in un'area senza refrigerante).
• Assicurarsi che il rivelatore non sia una potenziale fonte di
ignizione e sia adatto al refrigerante utilizzato.
• L'apparecchiatura di rilevamento delle perdite deve essere
impostata su una percentuale di LFL (limite inferiore di
infiammabilità) del refrigerante e deve essere tarata in base al
refrigerante impiegato con conferma della percentuale di gas
appropriata (massimo 25%).
• I fluidi di rilevamento delle perdite sono adatti per l'uso con la
maggior parte dei refrigeranti, ma deve essere evitato l'uso di
detergenti contenenti cloro in quanto il cloro può reagire con il
refrigerante e corrodere il tubo di rame.
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PMML0524 rev.2 - 01/2021
7. Metodi di rilevamento delle perdite
• Se si sospetta una perdita, tutte le fiamme libere devono essere
rimosse o estinte.
• Se si trova una perdita di refrigerante che richiede un intervento
di brasatura, tutto il refrigerante deve essere recuperato dal
sistema o isolato (tramite valvole di ritegno) in una parte del
sistema a distanza dalla perdita.
• L'azoto esente da ossigeno (OFN) deve essere quindi pulito
attraverso il sistema sia prima che durante il processo di
brasatura.
8. Rimozione ed evacuazione
• Quando si accede al circuito refrigerante per effettuare riparazioni,
o per qualsiasi altro scopo, devono essere seguite procedure
standardizzate. Ad ogni modo, è importante che siano seguite
le procedure più adeguate alla situazione specifica poiché
l'infiammabilità è un fattore da tenere ben presente.
È opportuno attenersi alla procedura descritta di seguito:
• rimuovere il refrigerante
• spurgare il circuito con gas inerte
• evacuare
• spurgare di nuovo con gas inerte
• aprire il circuito tramite taglio o brasatura
• La carica di refrigerante deve essere recuperata negli appositi
cilindri di recupero.
• Il sistema deve essere sottoposto all'operazione di flusso con
azoto esente da ossigeno, in modo da rendere sicura l'unità.
• Potrebbe essere necessario ripetere questo processo più volte.
• Non usare aria compressa o ossigeno per questo processo.
• L'operazione di flusso deve essere eseguita interrompendo il
vuoto nel sistema, riempiendo con azoto esente da ossigeno fino
a raggiungere la pressione di esercizio, quindi disareando l'azoto
esente da ossigeno in atmosfera e infine ripristinando il vuoto.
• Questo processo deve essere ripetuto fino a quando non vi sia
più refrigerante all'interno del sistema.
• Quando si utilizza la carica di OFN finale, il sistema deve essere
disareato a pressione atmosferica per consentire l'esecuzione
del lavoro.
• Questa operazione è assolutamente indispensabile per eseguire
interventi di brasatura sulle tubazioni.
• Assicurarsi che l'uscita della pompa a vuoto non sia vicina a fonti
di accensione e che sia disponibile la ventilazione.
9. Procedure di carica
• Oltre alle procedure convenzionali di carica, devono essere
rispettati i seguenti requisiti.
– Assicurarsi che durante la carica dell'apparecchio non si
verifichi contaminazione né siano usati refrigeranti differenti.
– I flessibili o le linee devono essere più corti possibili per ridurre
al minimo la quantità di refrigerante contenuta.
– I cilindri devono essere tenuti in posizione verticale.
– Prima di caricare il refrigerante, assicurarsi che il sistema di
refrigerazione sia collegato a una messa a terra.
– Al termine della carica, etichettare il sistema (se necessario).
– Prestare particolare attenzione a non riempire eccessivamente
il sistema di refrigerazione.
• Prima di ricaricare il sistema, eseguire un test di pressione con
OFN.
• Il sistema deve essere sottoposto a un test di tenuta al termine
della carica ma prima della messa in esercizio.
• Prima di lasciare il sito deve essere eseguito un test di tenuta di
follow-up.

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